Frédéric Vasseur, team principal Ferrari, spiega che la SF-25 era già progettata prima dell’arrivo di Loïc Serra.
L’avvio del mondiale 2025 ha creato numerosi interrogativi intorno al progetto Ferrari SF-25, un’auto che finora non ha espresso il potenziale sperato. La mancanza di competitività della monoposto ha alimentato le critiche e le analisi da parte di media e tifosi. In contesti così delicati, la responsabilità viene spesso ricondotta a chi ha firmato il progetto tecnico.
Proprio su questo punto, durante il weekend di Imola, è stato chiesto a Frédéric Vasseur se ci sia piena fiducia nello staff che sta lavorando al progetto 2026. La risposta del team principal ha chiarito alcuni aspetti fondamentali, a partire dal ruolo del nuovo direttore tecnico telaio, Loïc Serra.

La difesa di Vasseur e il chiarimento sul progetto
Vasseur ha spiegato chiaramente che quando Serra è entrato nel team, il lavoro sulla SF-25 era già in fase avanzata. “Quando Loïc è arrivato a Maranello, sei mesi fa, la monoposto attuale era già definita, diciamo, al novanta per cento. Poi, ovviamente, dipende dalle singole voci, ma le decisioni alla base del progetto erano già state prese. Intendo la distribuzione dei pesi, il passo, il concept generale, e via dicendo.”
Il team principal ha aggiunto un’osservazione importante sulla stabilità della struttura tecnica Ferrari. “In compenso il 95% della squadra è la stessa che ha partecipato ai progetti 2023, 24 e 25, e sono convinto che se si realizza un progetto con dei problemi non vuol dire che la struttura non funziona.” Vasseur ha ribadito fiducia nel gruppo e nella sua capacità di migliorarsi: “Ho una grande fiducia nel nostro gruppo di lavoro, sappiamo di dover migliorare ma questa è una costante nel motorsport.”
Conclusione: Un progetto senza un vero padre
Il messaggio lanciato da Vasseur è chiaro: la SF-25 non è un progetto di Loïc Serra. Né può esserlo di Enrico Cardile, che ha lasciato Maranello lo scorso luglio. “Di fatto la monoposto attuale non ha un padre, se per genitore si intende un direttore tecnico responsabile del progetto.” Tuttavia, nonostante gli errori commessi, il team non ha intenzione di archiviare il progetto: “Ci ritroviamo spesso al termine dei weekend di gara con la sensazione di non aver estratto il massimo dalla macchina, e fino a quando avremo questo feeling non posso dire di conoscere l’esatto potenziale del progetto.”